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La
Corsica, una montagna sbalordita di essere un isola...
Nei tempi mitologici la dea
Rhéa ebbe un figlio che chiamò Poseidone, egli regnò su tutti i mari e
gli oceani. La leggenda narra che, emergendo dai flutti, s’avvicino all’estremo
sud delle Alpi per sgretolarlo, col suo potente tridente, in una miriade
di isole, isolotti e scogli. Passata la tempesta apparve sotto la luce del
sole Kallisto, la più bella delle isole...questa ora è la Corsica. I primi abitanti di questa
"montagna nel mare" lasciarono la loro misteriosa testimonianza
attraverso pietre sacre, dolmen e menhir incisi, che ancora ai giorni
nostri ci stupiscono emergendo tra la macchia mediterranea e le foreste di
querce. Informazioni per il viaggio Periodo: i mesi migliori per visitare la Corsica sono maggio/giugno e settembre. In luglio e agosto fa troppo caldo e l’isola è satura di turisti. In ottobre il sole tramonta presto. Noi avendo le ferie in agosto abbiamo viaggiato in agosto e tuttavia siamo riusciti a vedere zone dove il turismo sembra quasi insistente. Trasporti:
il servizio di collegamento con il continente e la Sardegna è svolto
tutto l’anno dai traghetti delle diverse compagnie. Noi abbiamo utilizzato i traghetti di Corsica Ferries con partenza da Savona (tel. 019.215511-fax 019.2155300) e arrivo a Bastia (3 h col traghetto veloce). Per il ritorno abbiamo scelto la stessa rotta (6 h col traghetto tradizionale ). Il costo del biglietto praticamente raddoppia se si utilizza il traghetto veloce (2 adulti 86 euro contro i 48 euro del traghetto normale). Le biciclette pagano 3 euro l’una a viaggio.Tassa regionale 9,20 euro e tassa portuale 3,80 euro (per ciascuna tratta). Per i costi aggiornati vedi il sito delle compagnie di navigazione. Strutture ricettive: sulla costa non ci sono problemi a trovare alloggiamento mentre all’interno dipende da dove ci si trova, Alcune zone meno battute dai flussi turistici non offrono molte possibilità. Noi abbiamo viaggiato con tenda, sacco a pelo, fornelletto e una buona serie di viveri in modo da essere autosufficienti quando era necessario. Il campeggio libero è vietato tuttavia se ci si muove con accortezza e con rispetto viene tollerato per una/due notti. Meglio comunque evitarlo nelle zone che offrono ampie scelte di camping che tra l’altro sono a buon mercato (dai 4,5 euro finoa 6,5 euro per camping a due stelle). Costi: in generale la Corsica è abbastanza cara. Nei supermercati ad agosto 2002 le pesche si compravano a 3,90 euro/kg, i pomodori a 3,70/kg euro, le banane a 2,70/kg euro. I rinomati formaggi corsi girano intorno ai 20 euro al kg ed anche i gustosi insaccati non sono da meno. Una pizza margherita potete trovarla a 10 euro difficilmente a meno. I gelati è meglio evitarli, quelli confezionati partono da 2,5 euro in su. Al ristorante offrono menù a partire da 12/15 euro però il vino lo fanno pagare a parte ed è carissimo (un rosé da 75 cl a 18 euro a Bastia contro i 3/4 euro del supermarket). Una camera doppia in albergo due stelle a Bastia costa 70 euro, 60 la singola. Il noleggio si un auto di piccola cilindrata circa 75 euro a giornata. in genere benzina verde e gasolio sono leggermente più costosi che in Italia. Attenzione nei paesini dell’entroterra dove tirano a spennare i turisti ( una birra da 33 cl in bottiglia fino a 3 euro contro 1,70 euro di media). Costosi anche i traporti interni in particolare il trenino che collega Bastia con Corte e Ajaccio (20 km in sola andata per due persone con le bici circa 30 euro). Geologia:
dal punto di vista geologico la Corsica è un pezzo dell’antico
continente (Tirrenide) livellato e poi ricoperto di sedimenti fino ala
formazione del sistema alpino che l’ha fratturato e sollevato nell’era
terziaria. Clima:
diversi fattori intervengono a determinare il clima dell’isola:
altitudine, latitudine, il vento, il mare Le stagioni sono caratterizzate
da un estate calda e secca (max 36° sulle coste e 26° a 1000 m) e
inverni particolarmente dolci sulla costa (circa 18°) e con innevamento
regolare dei colli (Vergio, Sorba, etc) e delle cime montuose. Vegetazione:
circa 2000 specie delle quali 78 endemiche. Si possono individuare tre
piani altitudinali caratteristici: Fauna:
ciò che più stupisce di questo territorio è il rapporto che i suoi
abitanti hanno con gli animali. Semplicemente lasciano quelli domestici
liberi di muoversi e, salvo qualche eccezione, vi capiterà di imbattervi
nei porcastri corsi, sorta di incrocio tra un cinghiale e un maiale
domestico. Sarà anche bello vedere cavalli allo stato brado e tori
solitari nella macchia. In alcune zone i mufloni pascolano liberamente
sulle praterie di montagna, in altre il gipeto, l'avvoltoio delle Alpi,
sorvola le cime solitarie dell'Isola. Sicuramente tra le attrattive
naturali l'avifauna ha un posto di rilievo grazie alla grande varietà di
ambienti, tra i quali stagni e falesie rocciose luoghi privilegiati per
uccelli di passo e stanziali. Per un viaggio in biciletta: Il viaggio in bicicletta è uno dei modi migliori per conoscere una zona godendosi il panorama, visitando un borgo o una fattoria, attraversando un bosco, fermandosi in una caletta solitaria. La scelta del percorso e delle strade su cui pedalare vanno fatte in base al mezzo usato, al grado di allenamento, al tipo di bagaglio che ci si porta dietro. La bici:
a nostro parere il mezzo idoneo è la mountain bike (rigida o con forcella
ammortizzata) poichè pemette di poter tranquillamente pedalare sulle
strade asfaltate come su quelle sterrate affrontando anche sentieri e
tratti sconnessi. Per
questo viaggio abbiamo utilizzato due mtb Specialized Rockhopper
rigide, con cambio Shimano misto Alivio/STX a 7 velocità, guarnitura
tripla, gomme Specialized Ground Control da 26x1.95 con camere d’aria
con valvola schrader, freni cantilever. Ogni bici era attrezzata con un
borsello con camera d’aria di scorta e cacciagomme, pompa e due borracce
(75cl e 50 cl). Non abbiamo utilizzato zaini idrici vista la buona
abbondanza di acqua. Necessaire per riparazioni: portatevi tutto quello che serve per le riparazioni visto che i negozi di bici si trovano solo nelle grandi città. Chiavi fisse e brugole, cacciavite, pinze, tira raggi, raggi, smagliacatena e alcune maglie, fil di ferro, nastro adesivo, toppe e mastice, camere d’aria, cavi freni e cambio, pattini freni, un copertone. Pila e lucchetto. Il bagaglio:
sulle mtb sono stati montati portapacchi anteriori e posteriori in modo da
sorreggere le borse da viaggio composte da due borse anteriori (Olmo e
Ferrino) e sul posteriore borse laterali con borsa superiore (Ferrino -
Becchis). Le borse devono essere robuste, impermeabili e con un sistema di
aggancio efficiente. L’abbigliamento:
dipende da cosa volete fare. Se si sta sulla costa ovviamente basta poco,
ma se si ha intenzione di andare anche zone in montagna è necessario
essere attrezzati di conseguenza. Pronto soccorso e igiene:
un set di pronto soccorso è consigliato sempre. Garze sterili, bende,
cerotti in varie pezzature e in nastro, punti adesivi, disinfettante,
pomata per le contusioni, per le dermatiti e per le punture d’insetto,
aspirina, antinfiammatorio. Telo termico. Non male portarsi dietro un
unguento per massaggi e i sali minerali, indispensabili per reintegrare
durante la pedalata. Per il campeggio:
esistono diverse tende per il cicloturismo, in genere si tratta di
soluzioni leggere intorno ai due kg che vanno bene fino a un certo punto.
A fronte di un minor peso avrete anche una minore sicurezza in caso di
maltempo. Se poi avete in mente di andare anche in montagna allora è
meglio scegliere una tenda da trekking, con peso intorno ai 3/4 kg a
doppio telo, con abside. Noi abbiano utilizzato il modello Sturdust della
Ferrino a tre posti, adatto alle quattro stagioni, con peso di circa 3,5
kg (paleria e picchetti compresi). L’abbiamo collaudata sotto i forti
temporali dell’estate 2002 e ha retto benissimo. L’abside
anteriore permette di farsi da mangiare, quello posteriore di sistemare
borse e dispensa. Il sacco a pelo può essere di quelli medio/leggeri con
fodera in cotone e esterno i nylon. Consigliamo di portare anche un telo
impermeabilizzante da sistemare sotto la tenda (ce ne sono a pochi euro e
pesano poco) che serve anche per crearsi velocemente un riparo contro la
pioggia o per avvolgerci le bici. Per la cucina:
potersi far da mangiare è conveniente per la possibilità di fermarsi
anche in zone disabitate e selvagge e per motivi strettamente economici. Tuttavia questo significa
dotarsi di tutto quello che serve:
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